giovedì 4 febbraio 2010

3 Febbraio 2010. Ecco la data dell'inizio della mia campagna elettorale. Il via lo devo all'amico giornalista Marcello Caliman che ha voluto dedicarmi un articolo (bellissimo) a pagina 22 del Territorio, free paper, diffuso nel sud-pontino. Credo che lo spunto lo abbia trovato in una mia pubblicazione: Il candidato (un foglio A4) che troverete a Scauri (in alcuni bar - nella sede della nostra Lista Volare in via Appia ed in altri luoghi) tutti i sabato da quello passato al 28 Marzo.
Per me Caliman ha anche coniato un nuovo slogan: Vanda Anselmi, una donna per Volare. Grazioso, intelligente ed accattivante e, con il suo permesso, spero di utilizzarlo nella mia campagna elettorale. Quando parlo di campagna elettorale non penso al Pulmann di Prodi od alla nave da crociera di Berlusconi, ma alludo alla capacità (e spero di averla)di presentarmi a voi tutti con tutta la mia sincerità, la mia semplicità e la mia gran voglia di dimostrare il mio amore per Scauri. Certo non basta la voglia di fare bisogna dimostrare anceh di avere capacità. E qui ritorna il problema del ruolo delle donne; datecene l'occasione e vedrete che sapremo fare, spesso, meglio di alcuni uomini e, se non dovessi essere Io, mi auguro che ciò sia dimostrato da una qualunque delle mie colleghe che si presenteranno nelle liste di tutti i partiti. Scauri ha bisogna di cambiare, di invertire una rotta e, contravvenendo ad una regola matematica, Io credo che questa volta cambiando l'ordine degli addendi il prodotto cambi. E' vero Io ed il mio amico mentore Faticoni appoggiamo Giuseppe Sardelli. E' l'allenatore giusto con la squadra sbagliata. Solo chi non sa i meccanismi della politica da la colpa solo all'allenatore. La squadra deve essere migliorata, deve cambiare e quando parlo di cambiare alludo anche a noi cittadini non immuni da colpe. Abbiamo i delegati che ci meritiamo e solo se il mondo civile, quello del volontariato per esempio (vi ricordo che Io, insieme a Giuseppe Maffei rappresento l'associazione House-Hospital sez. sud-pontina) si impegnerà, non penserà al suo piccolo orticello, non avrà voglia di mettersi in discussione, di mettere in discussione un modo di pensare e di essere, ebbene allora potrà cambiare il progetto : Minturno. E, soprattutto (ecco uno dei nodi della campagna elettorale) bisognerà pensare in senso comprensoriale, scardinando le mura della città, quelle dell'egoismo, per cercare obiettivi comuni a tutto il nostro comprensorio. A questo punto, forse potremo anche scegliere meglio chi dovrà rappresentarci a tutti i livelli istituzionali. Lo dovremo fare tutti insieme ed allora potremo pretendere di scegliere. A presto... si comincia