martedì 16 febbraio 2010

DONNE E POLITICA
Qualche riflessione
Si sente ad ogni occasione e dalla bocca di molti uomini politici che dovrebbero essere molte di più le donne impegnate in politica.. Ma dietro dichiarazioni molto aperte si nascondono ancora oggi misoginia, pregiudizio e anche una buona dose di timore. Ancora più triste doversi ritrovare a discutere di quote “rosa”, nelle liste di candidati alle elezioni. Ma ci si rende conto della loro necessaria esistenza come di una via di accesso garantito. Le donne sono perfettamente a loro agio in ruoli amministrativi, e il fatto che molte di noi si trovino a barcamenarsi tra lavoro, famiglia e quindi spesso anche figli e nello stesso tempo si impegnino in prima fila nelle istituzioni e nei partiti politici deve essere considerato un valore aggiunto. Si dimentica facilmente l'apporto dato dalle donne nella lotta di liberazione del nostro paese, i loro sacrifici, le loro eroine e martiri che hanno valso loro questo primo diritto. Quello di votare. Sussiste ancora in molti di noi la vecchia mentalità retrograda che ci fa scettici sulle capacità di direzione della donna, sia nel campo della produzione, nella fabbrica, nei lavori agricoli, negli uffici, ecc. sia nel campo sociale, dell'assistenza, dell'igiene ecc.Si ricorre spesse volte al vecchio ritornello assai caro ai maschilisti; la donna deve stare a casa a fare la calza, la politica non è pane per i suoi denti, suo unico compito è quello di essere l'angelo della famiglia, ecc. Mentre le doti organizzative dimostrate in questi ultimi tempi nelle loro molteplici iniziative dovrebbero farci ragionare diversamente. Nel Consiglio comunale di Minturno manca una donna da oltre trenta anni. Il mio invito è quindi quello di votare le donne nelle liste amministrative. Se poi la mia persona, il mio essere, il mio impegno nell’associazionismo possa essere per voi una garanzia, allora votatemi. Sarò custode della vostra fiducia e capace di rappresentarVi.